Studio per un’orazione – 2010

Polistirolo

150x70x60 cm

In Studio per un’orazione Davide Orlandi Dormino proietta la sua creatività all’interno delle dimensioni del dialogo. II confronto verbale si manifesta su piani dissimili, dove il fruitore si trova ad interagire con un’opera realizzata in un materiale artificiale come il polistirolo che attraverso la nervosa sinuosità delle curve e la guizzante modulazione dei volumi assume le stesse valenze del marmo. Si tratta quindi di un inganno ottico, proprio come la silenziosa ed imponente presenza della lingua sovrasta l’interlocutore, tramutando l’orazione in un serrato monologo. La solidità dell’opera, già manifestazione oggettiva del linguaggio, si rivela all’interno di una leggera sostanza tridimensionale, la stessa impalpabile materia che caratterizza le nostre comunicazioni verbali, le trappole del discorso e la potenza delle parole. La lingua è un’estensione sproporzionata del pensiero, un’urgenza trattenuta a stento che si pone di fronte allo spettatore con la sua muta saggezza o con la sua mal celata incomunicabilità. Ed in questo ironico gioco delle parti la percezione si perde in un’illusione sensoriale, un rapido gioco di parole.

Micol Di Veroli